Differenza Prosecco DOC e DOCG

Prosecco DOC e DOCG, quale è la differenza?

Parlando di Prosecco ti sarai imbattuto nei termini DOC e DOCG. Ma cosa vuoi dire? Quale è la differenza tra Prosecco DOC e Prosecco DOCG? Perché scegliererne uno piuttosto che l'altro?

Cosa significa DOC

L'acronimo DOC sta per Denominazione di Origine Controllata ed è un marchio d'origine che certifica la qualità di un vino. In particolare la denominazione identifica un vino con determinate caratteristiche riconducibili ad una precisa zona di produzione. Per garantire la qualità, tutti i vini DOC in fase di lavorazione, sono sottoposti ad analisi chimico-fisiche e organolettiche per accertare le caratteristiche indicate dal disciplinare.

Prosecco DOC

Il Prosecco DOC è la denominazione più comune e diffusa con più di 620 milioni di bottiglie vendute nel 2021. La zona di produzione è limitata alle regioni del Veneto , nei comuni di Treviso, Venezia, Belluno, Padova, Vicenza e del Friuli Venezia Giulia , nei comuni di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine. Il Prosecco DOC deve essere composto da uve di Glera per almeno l'85%  e la restante parte da uve a bacca bianca (a discret del produttore possono essere usate Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio o Pinot Nero vinificato in bianco). Le uve del Prosecco DOC possono essere vendemmiate a macchina anche grazie ai terreni perlopiù pianeggianti e regolari, la resa è di 180 quintali per ettaro.

Prosecco DOCG

DOCG sta per Denominazione di Origine Controllata e Garantita ed è la denominazione più prestigiosa del Prosecco, che in questo caso è definito anche Superiore. Il maggiore prestigio è dato da zone di produzione limitata, con caratteristiche del suolo uniche e in grado di produrre un vino dai sentori più aromatici e completi. La resa del Prosecco DOCG è ridotta a 135 quintali per ettaro, mentre la composizione del vino rimane come per il DOC, con un minimo di Glera per l'85%.

Piramide Prosecco DOC e DOCG

Esistono due denominazione del Prosecco Superiore DOCG:

Prosecco DOCG Conegliano Valdobbiadene

Valdobbiadene-Conegliano è la denominazione più storica ed è anche definita il cuore del Prosecco . La zona di coltivazione comprende i comuni tra Valdobbiadene e Conegliano, una regione collinare particolarmente votata alla coltivazione della vite. Questa regione comprende anche le sottozone del Cartizze e delle Rive, piccoli appezzamenti che garantiscono una qualità altissima delle uve, con una resa più bassa e che possono essere vendemmiati solo a mano.



Prosecco DOCG Asolo

Questo DOCG è nato nel 2009 e raccoglie il Prosecco prodotto nei comuni tra Asolo e il Montello. L'Asolo DOCG rispetta le normative del DOCG, con la resa limitata a 135 quintali per ettaro e un minimo del 85% di Glera. Questa regione è conosciuta meno del Valdobbiadene Conegliano, ma è comunque in grado di garantire un ottimo prodotto.

Conclusione: Come scegliere quale Prosecco acquistare

La scelta tra Prosecco DOC o DOCG ricade tutta sulle necessità di ognuno di noi.

Il Prosecco DOC ha tendenzialmente prezzi più contenuti anche grazie alla facilità di lavorazione del vigneto, alla resa più alta e quindi una maggiore reperibilità. Il Prosecco DOCG è un vino di fascia più alta, spesso vendemmiato a mano su vigneti impervi ma che garantiscono maggiore completezza di profumi e sapori. Mentre il Prosecco DOC può prestarsi bene anche al Mixology, ad esempio per fare lo Spritz, il DOCG dà il meglio se degustato in purezza, per assaporare a pieno il frutto del territorio unico che rappresenta.

 
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